Amatrice e il Lago di Scandarello

Panoramica Monti della Laga

Panoramica Monti della Laga

Dopo Borbona e il Fagiolo Borbontino non poteva mancare il secondo mini tour ad Amatrice.

Non solo patria dei famosissimi spaghetti all’Amatriciana ma luogo di rara bellezza incastonato tra Umbria, Marche e Abruzzo circondata da rilievi che superano i 2400 m. con la il Monte Gorzano (la vetta più alta del Lazio) e il romantico Lago di Scandarello.

Amatrice e lago di Scandarello

Minitour a Amatrice e Lago di Scandarello

 

Bellissima d’inverno, dove vista l’altitudine, la troviamo innevata e magica, stupenda, tutta da vivere anche d’estate. Organizzatevi un fine settimana e non lontano dalle città potrete immergervi in un weekend all’insegna della cultura: un patrimonio storico artistico, con le Cento Chiese sparse nelle sue 78 frazioni, la natura e il buon cibo. Dal 1991 il territorio amatriciano è incluso nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga cui la cittadina dedica un piccolo parco turistico-fotografico.

Amatrice si colloca nel bacino superiore del Tronto, a 955 metri sul mare e per questo la chiamarono “Lazio Adriatico”, una definizione che ha precise motivazioni, sia geografiche che storiche: non può essere dimenticato che Amatrice è, sì, Lazio, ma un Lazio ex abruzzese, nato nel 1927, quando venne creata la provincia di Rieti. Si spiegano i tantissimi punti di contatto di quest’area con l’Abruzzo aquilano e teramano (per abitudini, costumi, parlata, architettura e artigianato), con l’ascolano (il capoluogo delle Marche non dista più di 45 chilometri) e con la vicina Umbria della Valnerina e dello Spoletino. Però, se quelle relazioni sono oggi di buon vicinato e di cordialità, un tempo erano caratterizzate da ruvidezza…per non dire ostilità.

Amatrice è raggiungibile tramite la “SS4 Salaria” da Roma, proseguendo per Rieti ed Antrodoco. Continuando la strada e passando il bivio per Borbona e Posta l’indicazione da seguire è sempre Ascoli. Si prosegue su un lungo rettilineo fino all’indicazione per Amatrice e qui si apre uno scenario mozzafiato: sulla destra si inizia ad intravedere il bacino artificiale del Lago di Scandarello.

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(veduta dalla strada che costeggia il lago)

 

Seguendo la dolcezza delle curve si arriva sulla sinistra ad un ristorantino da non perdere “Santino al Lago”: cucina semplice, prodotti locali, pasta fatta in casa..non perdetevi la trota alla brace, i fritti misti compresa la crema fritta, la coratella d’abbacchio semplicemente divina e le fettuccine con i funghi porcini. Ma se la vostra scelta volge ai ravioli di sola ricotta locale…chi può darvi torto??

Santino al Lago

 

Appena passato Santino si arriva alla diga di sbarramento del Lago di Scandarello.

Questo “piccolo” lago nasce dal rio Scandarello, affluente del Tronto, ed ha una superficie di quasi 1 km quadrato per una profondità a centro lago di 40 metri mentre il punto più alto è sicuramente vicino la diga (55 metri).

La costruzione della diga avvenne nel 1924. Le sue acque vengono convogliare nella sottostante centrale idroelettrica, la prima del fiume Tronto. La fauna ittica. E’ ricco di carpe regine, carpe a specchio, tinche, persici reali, persici trota, persici sole, anguille, lucci italici, siluri ed altre specie quali scardole e alborelle.

Lago di Scandarello

(veduta dalla diga)

Quando il lago si svuota e il livello dell’acqua cala ritornano alla luce i resti del ponte di epoca romana.

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(foto presa dal web)

 

Proseguendo ancora, lasciando il lago e la sua diga, dopo poco si arriva ad Amatrice. Un po’ complicato parcheggiare ma con pazienza, rispettando le segnalazioni del Centro Storico si arriva al parcheggio a pagamento. Vale la pena farsi un giro per il centro e visitare tutto ciò che è segnalato, benissimo devo dire, dai cartelli marroni comunali.

Indicazioni_monumenti

Torre Civica secolo XIII

(Torre Civica del XIII secolo)

Ma mentre passeggiate e godete della  bellezza storica della cittadina,  sbirciate nei negozi tipici di prodotti locali!

Elenco_prodotti_Amatrice

Formaggi

 

Come potete vedere avete l’imbarazzo della scelta, ma non dimenticate il kit per farvi una Amatriciana coi fiocchi a casa!

Cucina_Amatriciana

Due cose ve le devo proprio dire: I bucatini all’Amatriciana hanno una doppia origine, nacquero dapprima con un condimento fatto di guanciale di maiale rigato di magro, di giusta grassezza e un pochino disfatto tra lo strutto fuso; con l’aggiunta poi di un formaggio pecorino di montagna, non troppo piccante e una spolveratina di pepe nero forte al piatto! Quando fu importato il pomodoro dalle Americhe nel XVII secolo, nella ricetta fondamentale venne introdotta questa variante “colorata”, ma anche notevoli modifiche. Oggi nel tegame è preferibile “mettere prima il guanciale a pezzetti e quando incomincia ad arrotolarsi si aggiunge il pomodoro, con un pò di peperoncino forte…. Il sugo dev’essere tirato fino ad un colore un pò scuretto, ma appena appena. Per il formaggio bisogna scegliere sempre il pecorino”.

Ricetta_Amatriciana

 

Dall’Abruzzo è raggiungibile attraverso il confinante comune di Campotosto o da quello di Montereale, a sua volta collegato all’Aquila ed all’autostrada A24 tramite la SS260 Picente che per un tratto è a scorrimento veloce; dall’Umbria la cittadina è raggiungibile transitando attraverso il comune laziale di Accumoli. (da wikipedia).

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Sono una foodblogger, mamma, moglie, impiegata. ..dove trovo la forza per fare tutto??? Negli occhi verdi di mio figlio! www.natosottoilcavoloblog.com e www.laziogourmand.com

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