Autrici: Candida De Amicis e Sabrina Tocchio
Alteterre, Il Tour. Dopo la presentazione alla stampa del Progetto Alteterre del Consorzio Salariae, ci siamo messe a tavolino per organizzare un tour che ci consentisse di visitare più Aziende possibili delle 21 aderenti al Progetto. Volevamo portare una parola, una piccola voce che attraverso la risonanza del web potesse far conoscere alcune realtà produttive locali del post terremoto.
Le tappe del nostro percorso sono state: Caseificio Storico Amatrice; Agriturismo Piccolo Lago; Casale Nibbi Azienda Agricola Bio – Amatrice; Birra Alta Quota e MelaMille di Andrea Feliciangeli.
Cominciamo dalla prima azienda, del Progetto Alteterre, visitata nel nostro giro: il Caseificio Storico Amatrice dei fratelli Petrucci, che da oltre 50 anni opera nel settore. Alla presentazione del progetto Alteterre abbiamo conosciuto Giovanni Petrucci, padre di Simone e Alessandro che hanno preso le redini del caseificio di famiglia; i loro prodotti, invece, li conosciamo da tempo.
Grazie a Ueda Dura, responsabile qualità e produzione, abbiamo assistito alle fasi di lavorazione de “Il Giuncato”, Pecorino dalla breve stagionatura, realizzato con una fuscella particolare, che richiama gli antichi canestri, utilizzati sin dai tempi antichi, dai pastori.
Il nostro percorso all’interno del caseificio è partito dalla raccolta del latte, per poi passare al filtraggio e quindi alla sua lavorazione. Dopo la rottura della cagliata abbiamo assistito al suo inserimento nelle fuscelle e alla successiva stufatura; a questa fase segue la salamoia e poi la stagionatura. La lavorazione dei pecorini è manuale, fatta secondo il metodo artigianale: dal Caseificio storico di Amatrice, vengono successivamente trasportati nella sede di Rieti per la stagionatura; le forme vengono messe su tavole di legno e girate all’incirca ogni 15 giorni, dipende dal tipo di prodotto, dove rimangono a stagionare da un minimo di 6 mesi a un massimo di 15 mesi.
Con il siero ottenuto dalla rottura della cagliata viene prodotta la Ricotta Romana DOP che viene messa nelle tipiche fuscelle forate e in seguito, etichettata e distribuita.
Prima dei saluti, una foto di rito e un saluto a Giovanni Petrucci!
Tutto perfetto e i lavori di consolidamento e messa in sicurezza eseguiti subito dopo il terremoto, qualcosa è ancora in corso, hanno permesso al caseificio di portare avanti l’attività e di garantire agli allevatori e ai pastori della zona colpita dal sisma, la continuità nella vendita del latte!
Seconda tappa del Tour di Laziogourmand all’Agriturismo Piccolo Lago.
Siamo arrivate in questo posto meraviglioso immerso nella natura e quasi in riva al lago di Scandarello. Il lago è un incantevole bacino artificiale circondato dalle montagne, a Est la Laga, a Nord il Vettore, l’Utero e il Pozzoni. L’Agriturismo, gravemente ferito dal terremoto, ha riaperto da una settimana o poco più, attivando un servizio di ristorazione grazie ad una struttura temporanea che permette di accogliere gli ospiti e ad un “food truck” per cucinare.
Non abbiamo foto della struttura in muratura, ancora non agibile e transennata, non ce la siamo sentita proprio di farle.
Anche loro hanno aderito al picnicdiffuso un modo per gustare i prodotti locali in riva al lago. Sul loro sito troverete i vari cestini con gli ingredienti e i prezzi. Chiamate però un giorno prima.
VUOI METTERE UN’AMATRICIANA IN RIVA AL LAGO?!!!
A Casale Nibbi Azienda Agricola Bio c’è la terza tappa.
Anche qui purtroppo il terremoto ha lasciato i suoi effetti. La struttura in pietra non è agibile e il punto vendita in un container.
Ma la signora che abbiamo trovato, mamma di Amelia Nibi, ha grinta da vendere! Forte, gentile e sincera, come la gente di queste parti, ci racconta le innumerevoli difficoltà di questo lavoro. Nonostante lo sconvolgimento provocato dal sisma la voglia di ricostruire, di andare avanti, non è crollata, come dimostra Amelia, la figlia che con grande tenacia e dedizione porta avanti l’azienda di famiglia.
L’azienda parte dalla coltivazione dei cereali per alimentare gli animali da cui si ricava il latte, un latte eccellente, non scremato, con cui si producono mozzarelle, ricotta, uno stupendo stracchino stagionato e lavorato a mano, yogurt arricchito con la frutta biologica coltivata nell’azienda. Frutteti , coltivazioni di cereali. E una piccola superficie di terreno dedicata alla coltivazione di grano duro, concimati con il compostaggio del letame prodotto dagli animali allevati.
Un’azienda virtuosa, a conduzione familiare, in cui Il processo di produzione è imperniato sulla filiera, che fa dell’azienda agricola un luogo di produzione, trasformazione e vendita.
Quello che rimane saldo e invincibile è la qualità dei prodotti di Casale Nibbi Azienda Agricola Bio – Amatrice.
Il loro cavallo di battaglia è lo STRACCHINO STAGIONATO, forme fatte a mano, una delizia!
I loro YOGURT con una confettura alla base sono vellutati e delicati particolarmente adatti per i bambini.
La RICOTTA
Le MOZZARELLINE
La PASTA DI GRANO DURO, coltivato da loro in collaborazione con un pastificio artigianale. Solo due formati: spaghetti e mezze maniche.
Vi consiglio una passeggiata di salute per andarli a trovare e per i pigri suggerisco @Eataly Roma oppure i vari mercati in giro per Roma trovate tutto sulla loro pagina Facebook.
Il Tour di Laziogourmand continua e arriva al Birrificio Alta Quota nella nostra quarta tappa. Qui ci troviamo tra le montagne reatine, un posto bello e selvaggio, con acqua pura e limpida.
Emanuela è una padrona di casa ospitale e raggiante, ti accoglie con la sua bellezza e un sorriso che incanta.
Racconta la sua avventura tra luppolo, malti, cereali e aromi che hanno consentito al birrificio di arrivare ad “alta quota” nei vertici delle birre artigianali.
Claudio, più riservato, con orgoglio e mente aperta, ci racconta perchè ha deciso di aderire al Progetto Alte Terre.
Visitiamo il birrificio con la guida di Emanuela che ci spiega le varie fasi di lavorazione della birra: dalla cotta, al passaggio nel fermentatore, all’imbottigliamento e lo stazionamento in camera calda, a temperatura controllata, per la rifermentazione in bottiglia, naturalmente senza aggiunta di conservanti e additivi. La gasatura è quindi naturale, non c’è aggiunta di anidride carbonica, questo rende la birra più digeribile.
Farro luppolo fresco, grano “Senatore Cappelli”, peperoncino, sono alcuni ingredienti locali, utilizzati nella produzione, che testimoniano il forte legame con il territorio.
Nel birrificio c’è anche un’osteria, arredata con materiale di riciclo, per la vendita, ma ci si può fermare anche per uno spuntino degustando prodotti genuini del territorio accompagnati dalle birre oppure solo per ristorarsi con una buona birra.
Da provare anche il FARRO SALATO uno snack sfizioso che mentre sorseggi la birra fredda non puoi far a meno di sgranocchiare.
Qui anche la vendita di alcuni prodotti di zona come le confetture di Mela Mille di Andrea Feliciangeli e Scialanga Antonio.
Emanuela ci ha poi raccontato cosa offre il loro CESTINO DA PIC-NIC per il Picnicdiffuso, perché con il Progetto Alteterre, i produttori con punto vendita, hanno la possibilità di consigliare o un pasto o una merenda da gustare sui prati di zona.
Non vi resta che andare, bere, mangiare e mi raccomando guardate il panorama!
Pic-Nic diffuso
Il Progetto Alteterre–La Natura su Misura, propone il Pic-Nic Diffuso, una piccola cosa di non grande valore, ma un modo per concedere al cittadino, stressato, qualche ora lontano dal caos.
Una box molto simpatica, un cestino di cartone con dentro il necessario per uno spuntino.
A seconda dell’azienda che visiterete, aderente al Progetto, potrete scegliere il contenuto che con pochi euro vi darà la possibilità di assaggiare grandi prodotti.
Vi rilasserete in queste zone, a pochi kilometri da Roma, tra vette, gole profonde, borghi suggestivi, fiumi, laghi e cascate, un’esperienza gastronomica da condividere su un prato e da riportare a casa.
Trovate le informazioni sulle aziende aderenti, al sito Alteterre.
SCARICATE IL DÉPLIANT, vi troverete, con un simbolo, le aziende che vi potranno fornire le box.
Alteterre, Il Tour di Laziogourmand fa una sosta: e che fai? Stai li e non fai il picnic? Non potevamo non aderire!
Anche noi prese dall’atmosfera bucolica non abbiamo resistito alla “stesa” della tovaglietta!
E ci siamo divertite molto!
Il Tour di Laziogourmand è alla sua ultima tappa da Melamille di Andrea Feliciangeli.
“Last but not least”, perché ora facciamo un importante salto nel tempo, pochi decenni è vero, nel tempo in cui la biodiversità era la norma, per parlare di mele e di Melamille.
Le mele sono i frutti più importanti che l’autunno ci regala in grande varietà, dalle tante sfumature di sapori, consistenze, colori, profumi. Melamille è un’ azienda agricola biologica gestita da Andrea Feliciangeli. Andrea ci accoglie con un timido sorriso e qualche frase di benvenuto, è un giovane discreto che all’età di 18 anni, nel 2011, ha deciso di occuparsi del recupero delle antiche varietà di mele della Valle Falacrina, con cui oggi produce confetture, è un custode della biodiversità, ammirevole. Meli speciali, dicevamo, perché Andrea è iscritto NELLA RETE DI CONSERVAZIONE E SICUREZZA DELLE RISORSE VEGETALI DELLA REGIONE LAZIO. Produzioni perse e recuperate con estrema saggezza e capacità, le mele antiche, le mele la cui coltivazione era persa, che con il marchio ‘Melamille‘ di Cittareale vivono di nuova luce. Man mano che ci guida alla scoperta del suo frutteto emerge l’amore e la voglia di raccontare il suo lavoro, emerge la competenza e la consapevolezza delle difficoltà che si incontrano: le basse produzioni, i frutti che hanno un mercato difficile perché non sono perfette nella forma come quelle della grande distribuzione anche se i sapori sono unici; per questo la scelta di farne confetture.
Le principali varietà oggetto di recupero sono:
Andrea non è solo mele ma ha anche inoltrato un progetto di recupero di varietà di Pere, come la Spadona, Passacrassana, Bergamotta, Cannella, Spina Carpi, Campana, Butirra, Volpina e Bugiarda e coltiva lamponi, more, ribes e uva spina!
Ha anche prugne, ciliege, visciole.
Oltre a vendere il frutto, Andrea ha una collaborazione con un’azienda di Antrodoco con cui concorda le ricette delle sue confetture.
Mele limoncella e cannella
Mele Calvilla
Pere Passacrassane e noci
Mele Cipolla, noci e vaniglia
Mele rosa
More
Lamponi
Ribes
Prugne selvatiche
Le confetture si possono trovare in vendita nell’osteria del Birrificio Alta Quota di Cittareale e, presto, anche a Roma.
Grazie Andrea della tua disponibilità!
Conclusioni:
Ci sono volute circa 12 ore per fare questo giro, comprese di viaggio, soste, pranzo, chiacchiere, risate e visite alla produzione del Caseificio Storico Amatrice, del birrificio Birra Alta Quota, acquisti a Casale Nibbi Azienda Agricola Bio – Amatrice, una visita all’Agriturismo Piccolo Lago e una passeggiata istruttiva tra i Meli di Andrea.
Non è impossibile!
Vi invitiamo a visitare queste terre di bellezza indiscussa, ospitalità e prodotti eccellenti.
Create il vostro personale percorso tra le 21 aziende aderenti al Progetto del Consorzio Salariae su Alteterre.
E ora sbirciate il nostro divertente video, ci siamo proprio godute la giornata e si vede!
Grafica e locandine del Tour, Elena Castiglione
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Alla scoperta do una terra ricca di testimonianze