Fave col guanciale alla romana

Fave col guanciale alla romana

Da tempi immemorabili le fave sono il legume principe della cucina romana e la ricetta de le fave col guanciale alla romana ne sono la sua massima espressione.
La primavera è il periodo di raccolta della fava, e non manca mai il carretto fermo sulle strade con il suo raccolto prelibato. Tant’è che è usanza tradizionale celebrare il 1° maggio facendo scorpacciate di fave fresche con il pecorino romano! Soprattutto con quelle più piccoline e tenere. Quelle di media grandezza trovano largo utilizzo in cucina, come la ricetta delle fave col guanciale alla romana, accompagnata per l’occasione da una poesia in dialetto romanesco del poeta Roberto Ortenzi, apparsa tempo fa su “Il cucchiaio d’argento”. Ne traspare tutto il legame che il popolo romano ha da sempre verso questo versatile legume.

Fave col guanciale alla romana

 

La preparazione, come tutti i piatti romani di origine popolare, è molto semplice.

Il segreto per la perfetta riuscita delle fave col guanciale alla romana è quello di utilizzare fave freschissime e cuocerle appena liberate dal loro baccello, altrimenti tendono a prendere un colorito brunastro e a indurirsi.

600 g di fave romanesche fresche prive del baccello

100 g di guanciale tagliato a pezzi

1 piccola cipolla tritata

3 cucchiai di olio extravergine di oliva

sale e pepe q.b.

ingredienti per 4 persone

Preparazione

Tritate finemente la cipolla e soffriggetela insieme al guanciale tagliato a tocchetti non eccessivamente piccoli, insieme all’olio. Aggiungete le fave prive del baccello insieme a qualche cucchiaio di acqua. Salate e pepate. Se le fave sono fresche si cuoceranno a puntino in circa 15 o 20 minuti.

Accompagnate il nostro piatto di fave col guanciale alla romana, con un buon vino dei Castelli Romani e una fetta di pane casareccio e avremo un contorno di gusto assicurato! 

favaromanesca

Facioletti a corallo cotti a crudo

L’ingrediente principe della  ricetta dei facioletti a corallo cotti a crudo è il fagiolino a corallo, il “facioletto” come viene chiamato dalle nostre parti. 

E questa è la classica ricetta che si tramanda da madre a figlia, andando indietro nel tempo…i “facioletti de mamma” o quelli di nonna e ancora indietro! Continue Reading

Lacne e fagioli

lacne e fagioli

Lacne e fagioli: la Minestra della tradizione setina, ovvero di Sezze Romano, in provincia di Latina. Una pasta e fagioli particolare, cucinata con le lacne. Le lacne altro non sono che dei maltagliati di sola farina e acqua. Una pasta povera senza l’uso di uova che  in tempi passati non sempre erano facili da reperire tra la povera gente. Oggi qualcuno le prepara anche con l’uovo, ma questa ricetta conserva la peculiarità di pasta fatta in casa senza uova. La particolarità di questo piatto sono i fagioli cannellini che non devono assolutamente essere tenuti a bagno! Provare per credere! Una delizia! 

 

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Pizza di pastella e fiori di zucca

Pizza di pastella e fiori di zucca

 

Pizza_di_pastella_e_fiori_di_zucca

 

Pizza di pastella e fiori di zucca. Invitante vero? A chi lo dite!!
Ogni volta che mi capita di vedere in vendita dei bellissimi fiori di zucca, penso a questa gustosa e facilissima pizza di pastella e fiori di zucca. La chiamo pizza solo perchè la pastella invece di avvolgere il fiore per essere fritto, diventa la base per poterci affogare voluttuosamente i fiori aperti…

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