Pasta e fagioli! Ditemi a chi non piace pasta e fagioli! Vero è che, con la consapevolezza acquisita nel tempo, anche grazie ad una diffusa informazione nutrizionale che bombarda le persone in ogni dove, i legumi in generale, hanno acquisito una rilevanza significativa nella nostra alimentazione. Soprattutto come veri e propri sostituti delle proteine animali!Essì perché proprio di proteine stiamo parlando ma vegetali.
Primi
Tanti primi piatti della tradizione laziale, con i nostri prodotti del territorio, ricette dimenticate e tanto altro!
Pomodori col riso alla romana
I pomodori col riso sono un tipico piatto romano che con la mente ci riporta subito all’arrivo della buona stagione. I pomodori con il sole raggiungono il loro giusto grado di maturità e il loro sapore è ricco, succulento! E’ uno di quei piatti che si preparano in anticipo per gustarne a pieno il sapore. E’ preferibile mangiarli tiepidi o meglio ancora freddi. Spesso vengono preparati e gustati nelle scampagnate fuori porta!
Spaghetti con le telline
Gli spaghetti con le telline! Oggi Lazio Gourmand vi propone una specialità tipica del litorale laziale: da Passoscuro ad Anzio da sempre il litorale si è prestato alla pesca di questo delicato mollusco. Pensate che gli antichi romani già erano a conoscenza della sabbia caratteristica di questo tratto di costa che ne permetteva una pesca sempre abbondante, che non deludeva mai!
Maccheroni con broccoli romaneschi
Deliziamoci con questi maccheroni con i broccoli romaneschi, un’altra delle nostre proposte con questo ortaggio così versatile e gustoso.
Questo è un primo piatto del quale sono veramente innamorata. Lo mangiai la prima volta oltre trent’anni fa in una trattoria tipica della capitale a via della Conciliazione e da allora è entrato a far parte della mia cucina. Preparato in tutta la sua semplicità con il broccolo nostrano, verde e pizzuto, ripassato “ajo, ojo e peperoncino”, è una vera leccornia!
Eccovi la ricetta:
400 g di maccheroni o rigatoni – 300 g di broccoli romaneschi – 6 cucchiai di olio extravergine di oliva – 1 spicchio di aglio – 1 piccolo peperoncino – 4 cucchiai di parmigiano reggiano sale q.b.
Per prima cosa lessiamo i broccoli, scoliamoli con un ramaiolo bucato e nella stessa acqua mettiamo a lessare i maccheroni. Nel frattempo ripassiamo i broccoli in un trito di aglio, olio e peperoncino. A cottura al dente della pasta ripassiamola insieme al condimento aggiungendo un po’ di acqua di cottura. Far mantecare bene e servire con abbondante parmigiano grattugiato.
Una delizia! Provare per credere.
Minestra di broccoli con l’arzilla
In omaggio a questo Principe dell’inverno vi voglio proporre una ricetta tipica laziale, una ricetta che ho visto spesso fare in casa la Minestra di Broccoli con l’Arzilla, così si chiama a Roma la Razza, pesce di cui si utilizzano le “ali” spellate pronte per l’utilizzo. Un piatto della grande cucina popolare romana che si fa sempre più raro. Il piatto, stranamente, non è preso in considerazione da Ada Boni, e nemmeno da Carnacina-Buonassisi. Aldo Fabrizi, invece nelle ricette in versi di Nonna Minestra, contempla la “Pasta e piselli cor brodo de pesce” e, quasi una variante, la “Pasta e broccoli cor dado de pesce”.
Minestra di Broccoli con l’Arzilla
Una ala di arzilla di 5oo g – Un broccolo da 1 kg – 3 etti di pasta – ½ kg di pomodori in scatola – 2 grossi spicchi di aglio – 3 filetti di alici Sedano e cipolla Sale, peperoncino, vino bianco e olio extravergine q.b.
PREPARAZIONE
Si fa cuocere l’arzilla in acqua e sale, aggiungendo sedano e cipolla. A parte Si prepara il soffritto per la minestra con solo olio e aglio a pezzettini e i filetti di acciuga. Fate rosolare e versate il broccolo già lavato e tagliato in cimette. Fate insaporire con il soffritto, aggiungete il peperoncino, un poco di sale e una spruzzata di vino bianco. Fate evaporare e aggiungete i pomodori mescolate e cuocete per qualche minuto. Aggiungete ora il brodo di arzilla, e appena giunto a cottura il broccolo potete versare la pasta. La più usata per questo piatto è quella che si chiama “gramigna” ma a Roma sono detti “cazzetti d’angelo” o pasta lunga spezzata.
Zuppa di fagioli del Purgatorio
Uno strano nome per questo piatto: zuppa di fagioli del purgatorio . Ma il protagonista, questo fagiolo di piccole dimensioni, è particolare: non solo ha eccezionali caratteristiche organolettiche ed è ricco di minerali, ma è coltivato senza l’uso di prodotti chimici e la raccolta avviene ancora come si faceva tanto tempo fa… a mano, quando i baccelli cominciano a disseccarsi! Continue Reading
Lacne e fagioli
Lacne e fagioli: la Minestra della tradizione setina, ovvero di Sezze Romano, in provincia di Latina. Una pasta e fagioli particolare, cucinata con le lacne. Le lacne altro non sono che dei maltagliati di sola farina e acqua. Una pasta povera senza l’uso di uova che in tempi passati non sempre erano facili da reperire tra la povera gente. Oggi qualcuno le prepara anche con l’uovo, ma questa ricetta conserva la peculiarità di pasta fatta in casa senza uova. La particolarità di questo piatto sono i fagioli cannellini che non devono assolutamente essere tenuti a bagno! Provare per credere! Una delizia!