Cerveteri

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C’era una volta un’antica città, di nome Caere. E c’è ancora oggi. Sorge tra il lago di Bracciano e il Tirreno in corrispondenza di Ladispoli, sormontata dai monti della Tolfa, praticamente scolpita nel tufo di cui è ricca la zona. Siamo a Cerveteri, poco più di 40 chilometri da Roma. La sua storia ha radici molto antiche, probabilmente risalenti alla metà del IX secolo avanti Cristo, il secolo in cui la civiltà italica più fiorente ed evoluta fu quella degli Etruschi. E che ebbe una profonda influenza sulla civiltà romana, fino a arrivare a fondersi con essa al termine del I secolo a. C.

 

 

La storia di Cerveteri 

 Cerveteri

L’insediamento umano fu favorito da una situazione ambientale particolarmente accattivante, vista la presenza di un terreno pianeggiante e collinare consono per l’agricoltura, la ricchezza di corsi d’acqua e sorgenti utili per l’approvvigionamento idrico e non ultima la vicinanza alla costa tirrenica che permetteva gli attracchi per le imbarcazioni.

E così nell’VIII secolo a.C. vide la luce Caere, chiamata così dai Romani, la Kyrsry per gli etruschi o Agylla per i greci. E dal piccolo agglomerato di capanne dell’età del ferro diventerà capitale etrusca e metropoli dell’Occidente mediterraneo. Durante i due successivi secoli Caere sarà uno dei centri più popolosi di tutto il mondo allora civilizzato, fiorente di attività artistiche e culturali, di grandi traffici commerciali svolti attraverso i porti di Pyrgy (l’attuale Santa Severa), di Punicum (Santa Marinella) e Alsium (Ladispoli).

Fare la storia di Cerveteri in poche righe, è impresa ardua…

Si alleò con i cartaginesi contro i greci per la supremazia del Tirreno, e nonostante la sconfitta degli elleni, riuscì a mantenere ottimi rapporti con loro. Nel corso del V secolo a.C. attraversò una grave crisi economica e politica e fu poi attaccata da Dionisio di Siracusa che distrusse il porto di Pirgy.

Anche con Roma ebbe sempre una politica neutrale e di buon vicinato, ma nei secoli la potenza crescente di Roma la costrinse a un atto di sottomissione. Fu il preludio della sua definitiva annessione allo stato romano. La diffusione della malaria e le continue incursione saracene fecero il resto: la città iniziò a spopolarsi e la sua decadenza oramai era alle porte. Gli abitanti si trasferirono più in alto, in una località più facilmente difendibile, dove fondarono Caere Nova, l’attuale Ceri. La Caere Vetus era oramai la città vecchia.

Ed è proprio da Caere Vetus che Cerveteri deve il suo attuale nome.

 

 

 

La Rocca duecentesca, sede dell'attuale Museo Nazionale Cerite a Cerveteri

La Rocca duecentesca, sede dell’attuale Museo Nazionale Cerite

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La Rocca duecentesca è stata donata dalla Famiglia Ruspoli nel 1967. Ospita il Museo Nazionale cerite, all’interno del quale sono custoditi i reperti che documentano le diverse fasi culturali dell’antica Caere: corredi funerari, vasi decorati, ceramiche di importazione greca e locale, sarcofagi a testimonianza delle varie epoche.

Il cuore della città medievale è il Castello Ruspoli, che si trova in questa splendida Piazza Santa Maria. E’ dominato dalla Rocca duecentesca. Baluardi e torri gli fanno da cornice. Le fortificazioni intorno incorporano tratti di antiche mura etrusche che risalgono al IV secolo a. C.

palazzo Ruspoli a Cerveteri

Rimaniamo ancora qui, in Piazza Santa Maria. Uno splendido palazzo del Cinquecento, fatto costruire dagli Orsini. E’ il palazzo Ruspoli. Nacque come palazzo baronale, ha conosciuto svariate modifiche nel succedersi degli anni. Finì poi ad essere strutturalmente collegato alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, come si vede a lato dell’immagine.

 

Chiesa di Santa Maria Maggiore a Cerveteri

Chiesa di Santa Maria Maggiore

Assolutamente da non perdere nella nostra gita a Cerveteri

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Il Museo Nazionale Cerite in Piazza Santa Maria è assolutamente una tappa da non perdere. Soprattutto in questo periodo perché fino al 31 ottobre 2015 ospita i CAPOLAVORI DI EUFRONIO. Durante gli scavi clandestini ripresi agli inizi degli anni Settanta nella necropoli di Greppe S. Angelo fu ritrovato un cratere attico firmato dal grande maestro Euphronios. In pochi giorni fu trasferito in Svizzera e poi venduto per un milione di dollari al Metropolitan Museum di New York. Un cratere di una bellezza rara, da ammirare e … magari potesse restare per sempre qui, dove per secoli è stata la sua casa!

Il museo ospita tanti reperti dell’epoca etrusca. Ben organizzato con visite interattive, dove ogni singola esposizione è ben spiegata… dalla voce del grande e inimitabile Piero Angela. Resterete incantati da questo viaggio virtuale!

Altra visita da non perdere è la NECROPOLI DELLA BANDITACCIA

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Caratterizzata dalla presenza di numerosi sepolcri a tumulo ancora oggi ben conservati. Sono veri e propri monumenti funebri al cui interno sono ricavate una o più tombe che fanno riferimento all’architettura della casa. L’importanza principale risiede nel fatto che attraverso l’architettura delle tombe abbiamo testimonianza dell’architettura reale scomparsa. La necropoli della Banditaccia ospita oltre mille complessi sepolcrali che rispecchiano buona parte delle evoluzioni dell’architettura etrusca a partire dall’ottavo secolo a. C. fino al secondo secolo a.C.

Se qualcuno è interessato è stato organizzato un trenino turistico, il Caere express, con visite guidate alla necropoli, tutti i sabati e domenica a partire dalle ore 10 e da giugno fino a settembre anche visite guidate in notturna. Un viaggio affascinante…. 

Se poi vi piace la storia etrusca, non esitate a visitare il complesso del Pyrgi, l’attuale Santa Severa. Anche qui ci sono visite organizzate con guide veramente preparate che riescono a trasmettervi con passione la storia e il passaggio degli antichi etruschi in quelle terre.

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Antica imbarcazione al Pyrgi

Mangiare a Cerveteri

Non solo storia e bellezze architettoniche nella nostra Cerveteri. Fermarsi a mangiare nelle numerose trattorie e ristoranti sparsi ovunque, anche nelle campagne limitrofe, offre un momento di relax e gusto che lascia veramente soddisfatti. La cucina tipica di Cerveteri è pressoché quella romana. Schietta e genuina non manca di offrirci pietanze con i numerosi prodotti locali e tradizionali. Non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Fra i tanti caratteristici della zona ci sentiamo di suggerirvene uno immerso nel verde che offre davanti a sé il panorama di Ceri. E’ il ristorante La Casetta che offre, in un ambiente a conduzione familiare, quei piatti ricchi di tradizione e genuinità. 

Cerveteri è anche terra di vini pregiati, che merita sicuramente un capitolo a parte per descriverne la quantità, la tradizione e la bontà!

Se poi ci piace andare a caccia di qualcosa di antico, di tradizionale,  a Cerveteri, in pieno centro storico, troviamo L’ANTICO FORNO A LEGNA panificio di antiche tradizioni.

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Da una mappa catastale dello stato pontificio,risulta essere attivo già dal 1700 circa ed appartiene alla famiglia Piergentili dal 1936, quando nonna Caterina con il figlio Pietro lo avviarono a quello che conosciamo oggi per poi lasciarlo gestire ai figli di quest’ultimo, Filippo e Luca.

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Interamente alimentato con la legna della macchia mediterranea circostante e potature delle vigne caeretane,  L’ANTICO FORNO A LEGNA PIERGENTILI si vanta di praticare la filiera corta, utilizzando materie prime locali con le quali riesce a sfornare i prodotti fragranti che molti conoscono.

Hanno cercato così di coniare antiche tradizioni con tecniche moderne.

Speciali sono i pani a lievitazione naturale, multicereali, grano duro senza accantonare il classico pane casereccio dal gusto antico e fragrante, la pizza bianca alla pala impastata solo con olio extravergine d’oliva che quando la “scrocchi” fra i denti lascia un gusto unico.

Per ultimi, ma non meno importanti, sono i dolci caserecci di loro produzione: ciambelline al vino caeretano rosso e bianco, tozzetti, biscottini all’uvetta, al latte, le fette biscottate semplici e farcite, le crostate con gli innumerevoli gusti di marmellate, poi i dolci della tradizione dalle pizze pasquali dolci o salate ai classici panettoni.

Andate a visitarlo, anche solo per passeggiare per il centro storico di Cerveteri … il vostro palato vi ringrazierà.

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Appassionata di cucina e tradizioni curo le mie passioni su Lazio Gourmand e Chez Entity.

3 Comments

  1. … ripeto…brava Elena descritto molto bene e buona iniziativa, Vorrei che tutte le regioni lo facessero un interscambio poi favoloso. Buona settimana (PS. I commenti non rimango se uno scrivendo da l’invio per andare a capo. Bisogna scrivere senza farlo e solo poi cliccare su invia commento forse ce qualcosa da riguardare) Buona settimana ciaooo

    • Grazie Edy! Diciamo che il blog è appena aperto e adesso le vostre segnalazioni ci daranno maniera di “aggiustare” il tiro! Anche a me piacerebbe che tante regioni mettessero in risalto le tradizioni e le eccellenze del loro territorio. Qualcuna già lo fa. Speriamo di diventare in tanti! La passione è la carica giusta per farlo! Un abbraccio!

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