Pizza di polenta con uvetta e pinoli

Pizza polenta

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C’era una volta… e oggi non c’è più! E sì! Perché una volta la pizza di polenta con uvetta sultanina e pinoli faceva sempre capolino nel banco di esposizione del fornaio di quartiere. Con i suoi colori dorati, tempestata dei gioielli nostrani [uvetta e pinoli] faceva la sua bella figura tra una teglia di castagnaccio, di pizza rossa e di quella bianca. Tutto ci faceva venire l’acquolina in bocca!  E così ogni tanto la colazione per scuola suonava così: «Che me dai 30 lire de pizza e uvetta?».

Realizzarla è estremamente semplice, un ottimo modo per riciclare la farina di polenta avanzata, un pugnetto di pinoli e uvetta… Basta procurarsi un po’ di ricotta fresca!!

  • 300 g di ricotta
  • 300 g di farina di polenta
  • 150 g di zucchero
  • 1/2 cucchiaio di cannella in polvere
  • un pugno di pinoli
  • un pugno di uvetta sultanina
Ingredienti per una teglia di 30 cm

Preparazione della Pizza di polenta con uvetta e pinoli

L'esecuzione della ricetta della Pizza di polenta con uvetta e pinoli direttamente da Madame Ada Boni, tratta dal suo libro 'La cucina romana'
Mettere in una terrinetta la ricotta e scioglierla con un ramaiolo di acqua tiepida mescolando con un cucchiaio di legno. Quando la ricotta sarà sciolta si aggiunge lo zucchero e si mescola ancora un poco per amalgamarla bene. Si aggiunge allora un po’ alla vola la farina di polenta distribuendola con la mano sinistra, mentre con la destra si continuerà a mescolare. Man mano che il composto indurirà troppo si aggiungerà altra acqua tiepida, regolandosi di ottenere come una crema non troppo densa né troppo liquida. Si aggiunge allora la cannella in polvere e la sultanina, la quale sultanina va prima mondata e poi tenuta a rinvenire per qualche minuto in una tazzina con un pochino di acqua tiepida. Molti adoperano lo zibibbo in luogo della sultanina, ma quest’ultima è preferibile perché priva di semi. Si unge di strutto una teglia [io ho sostituito con il burro] di circa 30 cm di diametro, ci si versa il composto e su esso si seminano i pinoli. Si ultima la pizza mettendo ancora qua e l qualche pezzetto di strutto [burro] e si passa la teglia in forno di giusto calore per circa tre quarti d’ora fino a quando la torta sia bene asciutta ed abbia fatto una bella crosta dorata. Questo genere di pizza deve essere piuttosto bassa: circa un dito.

Ecco qua! Se amate un gusto un po’ ruvido, rustico, croccante e profumato, basta provarla! Sfornate

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Tagliate e gustate!

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Alla prossima!!

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Appassionata di cucina e tradizioni curo le mie passioni su Lazio Gourmand e Chez Entity.

6 Comments

  1. buonasera volevo sapere al posto dell’ uvetta cosa poteei mettere…grazie mille

    • Ciao Caterina, grazie di averci fatto visita. Questa è una ricetta tipica tradizionale, è questo il motivo per cui non abbiamo inserito delle varianti ma a nostro parere potresti provare con altra frutta come i mirtilli essiccati oppure gocce di cioccolata o se ti piace dei pezzettini di arancia candita.

  2. Mia madre la fa senza ricotta e con l’olio nell’impasto, chissà se anche questa è tradizionale?

    • Ciao Federica, grazie per averci scritto. Noi mettiamo la ricotta come parte grassa e per rendere l’impasto più morbido. E’ la ricetta che io ricordo fin dall’infanzia. Ma sono curiosa di sapere la ricetta di tua madre. Se ce la fai sapere, potremmo provare. Che ne dici?

      • Le quantità non le ricordo, ma metteva un mix di farine, bramata fioretto e a volte un cucchiaio di farina 00 poi aggiungeva acqua, 2 cucchiai d’olio, uvetta, pinoli e metteva in forno.
        Mi ricordo che gli si attaccava alla teglia.

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