Gli Spaghettoni con la colatura di alici, una ricetta buona e semplice della tradizione di Anzio, recuperata da Manaide, il laboratorio di conserve ittiche di Anzio.
La produzione della colatura di alici, ha origini lontane nel tempo. Vanta una nobile discendenza dal Garum, la salsa di pesce tanto amata dai Romani; Apicio, nel De re coquinaria, suggerisce in gran parte delle sue ricette, con la specifica funzione di salare le vivande.
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La colatura nasce dal processo di maturazione delle alici sotto sale, metodo che i pescatori utilizzavano per conservare le alici, ricavandone anche un saporito condimento.
Sembra che la produzione della colatura di alici sia stata recuperata dalle sapienti mani dei monaci cistercensi Amalfitani. Gli abitanti di queste terre ne impararono poi la tecnica. L’antico procedimento, tramandato di padre in figlio dai pescatori di Cetara, è tuttora seguito da molte famiglie del piccolo borgo della costa amalfitana. Nel 1700, con l’arrivo dei pescatori dal napoletano e dal basso Lazio nel piccolo borgo di Anzio, la pesca divenne stabile si sviluppò una intensa attività di conservazione del pesce.
Le acciughe vengono pescate ancora usando il metodo secolare del “cianciolo” (rete e lampara), nei pressi della costiera amalfitana per la colatura di Cetara, nel triangolo Anzio Ponza Civitavecchia per quella di Anzio. Le acciughe vengono “scapezzate” (viene tolta la testa e eviscerate) a mano; dopo 24 ore di riposo sotto sale vengono sistemate nel “terzigno”, usando la tecnica “testa/coda“, alternate a strati di sale. Il contenitore viene poi coperto con il “tompagno“, un disco in legno, sul quale si collocano dei pesi, generalmente pietre marine.
La pressione e la lenta maturazione delle acciughe fanno affiorare un liquido in superficie che sarà la base della colatura. Raccolto in contenitori e esposto al sole nei mesi successivi, maturerà e sarà pronto per la fase finale di produzione. Il liquido tornerà nuovamente nel “terzigno” con le acciughe in maturazione, attraverserà lentamente i vari strati arricchendosi di profumi e sapori, migliorando le caratteristiche organolettiche. Solo adesso potrà essere recuperato; con un attrezzo chiamato “vriale”, grazie ad un foro presente nella piccola botte e trasferito in un altro recipiente. Il prezioso liquido dal colore ambrato e dal gusto deciso e di grande sapidità è pronto.
E voi siete pronti per la ricetta degli Spaghettoni con la colatura di alici?
La scelta degli ingredienti in questo piatto così semplice è fondamentale, la qualità dei pochi ingredienti necessari, faranno la differenza.
Ho scelto eccellenze del nostro territorio: Colatura di Alici di Anzio Manaide, salsa antica dallo straordinario profumo e dal sapore deciso; olio extravergine di oliva Olivastro Quattrociocchi e spaghettoni del pastificio artigianale LAGANO. Protagonista di questo piatto è la colatura di alici, l’olio e la pasta sono due importanti comprimari.
Rapida l’esecuzione, grande bontà e costi contenuti usando prodotti di grande qualità: 2,85 euro a porzione!
Spaghettoni con colatura di alici di Anzio
Ingredienti per 4 persone
g 400 di spaghettoni Lagano
g 40 di colatura di alici Manaide
g 60 di olio extra vergine di oliva Olivastro Quattrociocchi
2 spicchi di aglio
peperoncino
prezzemolo
Cuocere gli spaghettoni in abbondante acqua non salata. In una ciotola mettere gli spicchi d’aglio schiacciati, un po’ di peperoncino tritato, la colatura d’alici, l’olio extravergine di oliva, un po’ di prezzemolo tritato ed emulsionare il preparato con una forchetta; aggiungere 3 o 4 cucchiai di acqua di cottura della pasta continuando ad emulsionare. Scolare la pasta al dente e versarla nella ciotola con il condimento e mantecare a crudo. Impiattare, aggiungere il prezzemolo precedentemente tritato e servire subito.
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La colatura di alici non va mai cotta ma aggiunta a freddo nella spadellatura o mantecatura della pasta e cosa importante è non aggiungere sale all’acqua di cottura vista la gia sapidità della colatura.
Buon appettito e Buon Natale da Furore sulla costa d’Amalfi.
Buongiorno Antonio. Penso proprio che tu abbia frainteso poiché la colatura non è, ovviamente, cotta; la preparazione è tutta a freddo, la pasta è cotta in acqua non salata e la mantecatura è fatta a crudo, come specificato chiaramente nella ricetta. Grazie per essere passato e auguri anche a te.